ARRIVATE INSIEME, PARTITE INSIEME: THEOFILOS E VISENTZOS KORNAROS

Continua anche in questi tristi periodi di coronavirus la dipartita dei “classici” del mondo navale greco verso l’ultima spiaggia, quella di Aliaga. Nel mese di aprile 2020, a lasciare la Grecia sono la VISENTZOS KORNAROS e la THEOFILOS, ultime di una serie che, ormai dal 2018, ha fatto vittime a ripetizione, tra cui la LATO, la storica DAEDALUS, la IONIAN SKY, la EUROPEAN EXPRESS, navi che probabilmente avranno ancora seguito nel prossimo futuro. Ironia della sorte, le due navi, quasi coetanee (rispettivamente del 1976 e 1975) e costruite a 350 km di distanza l’una dall’altra, hanno in comune anno di arrivo in Grecia ed anno di demolizione.

La VISENTZOS KORNAROS arriva in Grecia nel 1994, poco più giovane di 20 anni, essendo stata costruita nel 1976 presso i cantieri di Aalborg, in Danimarca. Chi la commissiona, quarta di quattro navi gemelle, è la Townsend Thoresen, compagnia nata dall’unione di Townsend, compagnia britannica impegnata nei collegamenti attraverso la Manica, e Thoresen Car Ferries, compagnia di proprietà norvegese che aveva lanciato collegamenti tra Southampton e la Francia. In particolare, la serie di quattro gemelle viene commissionata allo scopo di sostituire la prima serie delle navi “overnight” della compagnia, le tre gemelle Thoresen altrettanto celebri in Grecia (una in servizio regolare tra Brindisi e Valona fino a fine 2019, a 55 primavere!), presenziando, oltre che sui collegamenti da Southampton per la Francia, anche sulla linea da Felixstowe (un paio d’ore a Nord Est di Londra) a Zeebrugge, Belgio. Il nome scelto per la nave è VIKING VISCOUNT, a riprendere i tradizionali nomi scelti dalla compagnia Thoresen per la prima serie delle proprie navi, e l’esordio, nel 1976, è proprio sulla Felixstowe – Zeebrugge. La nave, di profilo piuttosto classicheggiante, propone lo schema meccanico già visto su altre navi ordinate dalla Townsend Thoresen, e cioè l’inusuale scelta dei tre motori e tre linee di propulsione, nello specifico due otto cilindri Stork Werkspoor ai lati, e un nove cilindri per la propulsione dell’elica centrale.

Nella prima metà degli anni ’80, due eventi piuttosto di nota colpiscono compagne di flotta della VIKING VISCOUNT, segnatamente la collisione che causa il ribaltamento della EUROPEAN GATEWAY nel 1982, ed il ben più tragico ribaltamento della HERALD OF FREE ENTERPRISE nel porto di Zeebrugge, con 193 vittime, datato 1987, accelerano il procedimento di passaggio dai colori di Townsend Thoresen a quelli di P&O European Ferries, che dal 1985 possiede la maggioranza del gruppo anglonorvegese, e nel 1989, assieme alle altre compagne di flotta, cambia nome secondo il nuovo stile P&O, prendendo il nome di PRIDE OF WINCHESTER, e lo scafo passa dal classico colore aragosta al blu scuro tipico della compagnia britannica.

Dove invece si separa la storia di questa nave dalle due gemelle più anziane, è nel fatto che la allora VIKING VISCOUNT non viene sottoposta al pesante intervento di jumboizzazione portato avanti dai cantieri Schichau di Bremerhaven, che trasforma radicalmente la nave rendendo anche il secondo livello di garage adatto al trasporto di mezzi pesanti (sulla nave, nella forma originale, accoglie solo auto, e solo nella parte verso poppa) e realizzando l’accesso drive-through anche sul ponte garage superiore, intervento indubbiamente molto utile dal punto di vista dell’aumento della capacità di carico, ma decisamente tragico dal punto di vista estetico.


Nel 1994 la flotta P&O, che nei collegamenti overnight dalla Gran Bretagna aveva guadagnato già un’interessantissimo cruise-ferry come la PRIDE OF BILBAO, proveniente dalla Rederi AB Slite, partner di Viking Line finito in bancarotta, si arricchisce di altre due navi modernissime, le gemelle di Olau Line anch’esse reduci da difficoltà finanziarie, per cui la PRIDE OF WINCHESTER, al pari della gemella PRIDE OF CHERBOURG, viene fermata e messa in vendita, trovando in pochi giorni come acquirente la neonata compagnia greca Lasiothiki Anonimi Naftiliaki Etareia, successivamente più nota col nome commerciale di Lane Lines. La PRIDE OF WINCHESTER parte per la Grecia con il nuovo nome di VISENTZOS KORNAROS, nome con cui per la prima volta, nel 1994, vedo la nave a Pireo, ancora col vecchio nome inglese chiaramente leggibile sotto la livrea blu P&O, privata solamente dei marchi della compagnia. La nuova proprietaria della nave è una compagnia nata nell’unica delle quattro prefetture cretesi, quella di Lasithi, ancora priva di una propria compagnia ad azionariato locale per servire i propri porti verso Pireo, essendo Chania, Rethymnon ed Heraklion rappresentate rispettivamente da ANEK, Cretan Ferries e Minoan Lines; parte quindi il collegamento tra addirittura entrambi i porti più importanti di Lasithi, Sitia ed Agios Nikolaos, verso Pireo, con fermata intermedia nell’isola di Milos.

Nel 1996 la VISENTZOS KORNAROS prende la livrea bianca, mantenendo tuttavia la banda blu “Go Fast” di P&O sulla parte alta della sovrastruttura, banda che verrà realizzata pure sulla IERAPETRA L quando ANEK la conferirà alla compagnia di Lasithi in cambio del 50% dell’azionariato; nel frattempo, il fine settimana, la partenza da Pireo, dopo aver toccato Milos ed Agios Nikolaos non termina più a Sitia, ma prosegue anche per Kassos e Karpathos; successivamente la rotta si estende anche verso Rodi, e da Rodi vengono lanciati nuovi servizi, sia quelli per Kos, Samos, Chios e Salonicco, sia la lunga linea da Rodi per Alessandropoli via le isole lungo la costa turca. Dal 2009 effettua la rotta da Pireo per Kythira, Antikythira e Kasteli, con viaggi settimanali verso Gythion e Kalamata, e sporadici collegamenti anche per Rethymnon e Monemvasia. Dal 2017 ferma causa grosso guasto meccanico, la compagnia l’abbandona al suo destino, fino alla vendita per demolizione, che pone la parola fine definitivamente su LANE.

Il 1994 è anche l’anno dove per la prima volta vedo la THEOFILOS. Che tuttavia, quella stagione, portava il nome di POLLUX e la livrea della Ventouris Ferries. Visione abbastanza inusuale, poiché quel giorno, a Corfu, doveva esserci al suo posto la GRECIA EXPRESS, che io però ignoravo essere stata colpita, nel mese di marzo, da un’attentato e parzialmente affondata nel porto di Aegion, dove era in disarmo invernale. Il mese successivo la compagnia acquista la ABEL TASMAN, nave decisamente distante dagli standard della compagnia, per sostituirla sulla Bari – Corfu – Igoumenitsa, ed è proprio nel porto dell’isola ionia che la vedo, rimanendone colpito, perché noto una somiglianza impressionante con la FEDRA di Minoan Lines, tuttavia con un blocco a poppa assente sulla nave Minoan. Ai tempi di internet, svelare ogni mistero è facile, allora rimasi nella più totale ignoranza, salvo poi vederla sparire nel 1995 dai depliant della compagnia (sebbene la foto del suo fumaiolo con il logo Ventouris apparirà per molti anni ancora nel materiale promozionale della Ventouris Ferries), e riconoscerla nel 1996 a Pireo, sotto la livrea Nel Lines ed il nuovo nome THEOFILOS, svelando finalmente quale fosse la nave apparsa nella flotta della compagnia l’anni precedente. Ma partiamo dall’inizio della pittoresca storia di questa nave, effettivamente gemella della FEDRA di Minoan Lines o, per meglio dire, della seconda PETER PAN di TT Line.

Tutto comincia nel 1975 a Rendsburg, in Germania Occidentale, quando dal cantiere Nobiskrug, sul canale di Kiel, viene varata e consegnata la NILS HOLGERSSON alla compagnia tedesca TT Linie, oggi nota come TT Line, per operare sulla rotta principale della compagnia, il collegamento tra Travemunde e Trelleborg, terza nave a portare questo nome e decisamente più maestosa della precedente nave che va a sostituire, con oltre il doppio di capacità passeggeri e garage notevolmente più vasto, oltre a servizi di livello decisamente superiore e mirati anche ad uno sporadico uso per crociere, che infatti vengono svolte regolarmente in alternativa alla linea tra Germania Occidentale e Svezia. La carriera nella compagnia tedesca è relativamente breve, nove anni, fino al 1984; TT aveva infatti in progetto due nuovi cruise-ferries con una capacità di carico notevolmente maggiore rispetto alle presenti navi, per cui quell’anno viene raggiunto un’accordo col governo statale della Tasmania, dalla parte opposta dell’emisfero, per la cessione della nave, per la quale si prospetta l’utilizzo sul collegamento da Melbourne, Australia, a Devonport, Tasmania, rotta lasciata libera dalla compagnia statale federale australiana e delegata al governo locale. L’accordo prevedeva anche l’opzione per l’acquisto della gemella PETER PAN, poi non concretizzatosi per la fortuna di Minoan Lines, che la acquisterà facendola diventare un’altra leggenda della marina mercantile greca.

Ribattezzata ABEL TASMAN, come l’olandese scopritore della Tasmania, precedentemente denominata Van Diemen Land, prima di partire per gli antipodi viene sottoposta a lavori presso il cantiere Nobiskrug, che aggiunge un blocco di cabine a poppa da destinarsi all’equipaggio, che per i regolamenti australiani, non poteva sfruttare le sistemazioni originali sotto il garage. La carriera in Tasmania dura quanto quella in Germania: dopo nove anni tra Melbourne e Devonport la nave viene acquistata da Ventouris Ferries.

Già detto del suo primo nome greco e del suo impiego da Bari a Corfu ed Igoumenitsa, già nel 1995 la compagnia decide di privarsene, probabilmente perché poco adatta al tipo di mercato sul quale puntava Ventouris Ferries. Chi la acquista è la Nel Lines, una delle tante compagnie locali ad azionariato popolare nate in Grecia per servire la propria isola di origine, in questo caso Lesbo. Nel 1995, la linea da Pireo per Mytilene, città principale di Lesbo, via Chios, è saldamente nelle mani di NEL Lines, che vi opera con la MYTILENE, la SAPPHO, la ALCAEOS e la AGIOS RAFAEL; il collasso della compagnia di Chios, l’anno precedente, con lo stop della NISSOS CHIOS e la fine del collegamento Pireo – Chios, anziché come triste presagio, viene visto come occasione di rilancio, venuto meno l’unico concorrente su parte dei servizi, per cui NEL introduce la nave, nel 1995 addirittura la più grande ad operare nell’Egeo, col nome di THEOFILOS, alternandosi sulla Pireo – Chios – Mytilene con la MYTILENE e proseguendo, una volta alla settimana, da Mytilene per Limnos e Salonicco, collegando quindi Lesbo e Chios alle due maggiori città greche.

La THEOFILOS rimane saldamente sulla linea anche dopo l’introduzione delle veloci AEOLOS KENTERIS, che rappresentano il volo di Icaro della compagnia di Lesbo: queste ultime infatti, si rivelano sì decisive nel tagliare il tempo di viaggio tra Pireo e le isole, ma altrettanto poco redditizie a causa degli alti costi, portando la compagnia in difficoltà economiche e soprattutto nell’incapacità di rispondere con navi adeguate all’introduzione, da parte della concorrenza, di traghetti più capienti e capaci comunque di tagliare i tempi di percorrenza, pur senza i costi esorbitanti delle navi superveloci. Stavolta per NEL parare il colpo è dura; si cerca di introdurre in linea navi più veloci come la EUROPEAN EXPRESS, più capienti come la IONIAN SKY, ma il declino non si ferma, e la THEOFILOS, che dall’incidente del 2008 a Oinousses comincia a perdere colpi, dal 2012 sparisce dai radar del collegamento principale di NEL, Da allora, a parte brevi periodi in servizio da Salonicco a Mytilene, Chios e Samos, buio più totale, fino all’ultimo periodo di servizio nel 2013, al quale si presenta senza il blocco di cabine aggiunto per il servizio in Tasmania.

Dal 2014, rimane definitivamente ferma, venendo spostata nel 2019 dal Neo Molo di Drapetsona alla baia di Elefsina. All’inizio del 2020, messa all’asta, passa nelle mani di un’altra compagnia greca del passato, la ANEN, ormai non più impegnata nei servizi di linea, che nello stesso periodo si aggiudica all’asta anche la AEOLOS KENTERIS I. Chi pensava ad un ritorno della THEOFILOS, nel mese di aprile viene deluso con la vendita per demolizione, ed è facile pensare che presto anche all’altra nave acquistata da ANEN, la AEOLOS KENTERIS I, toccherà la solita fine.

Assieme sono arrivate in Grecia, 26 anni fa, assieme ci lasciano oggi, VISENTZOS KORNAROS e THEOFILOS. Il finale più triste possibile per due interessanti storie, così si chiudono altre due pagine interessanti dello shipping greco.

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