Nissos Kefalonia in giallo: a Levante Ferries la nave di Kefalonian Lines

Come un fulmine a ciel sereno, è notizia di questi giorni la cessione della NISSOS KEFALONIA, ammiraglia della compagnia Kefalonian Lines, alla compagnia concorrente Levante Ferries, che opera nell’area delle isole Ionie meridionali la FIOR DI LEVANTE, la MARE DI LEVANTE e, all’interno dell’accordo Ionian Group, anche la ANDREAS KALVOS di ANMEZ – Zante Ferries.

Da quanto pare di capire dal comunicato stampa emesso dalla Kefalonian Lines, nel quale si annuncia anche la cessazione dei servizi per Cefalonia, Itaca e Zante e la destinazione dell’altra nave, la ALEXANDRA L, a diversi servizi in Grecia, pare che la NISSOS KEFALONIA verrà mantenuta sulla linea Patrasso – Cefalonia – Itaca, sulla quale aveva operato nell’ultimo anno anche con i colori dei nuovi proprietari della nave, creando così un caso che è forse più unico che raro, e cioè quello di aver servito la solita linea per ben cinque operatori diversi nella propria carriera.

In attesa che dopo tanti anni di blu, la nave passi ad indossare la livrea gialla tipica della Levante Ferries, ripercorriamo la storia della NISSOS KEFALONIA, che per molti anni ha portato semplicemente il nome KEFALONIA, prima di sapere quale sarà il nome con cui sarà designata per la sua nuova avventura, che comincia esattamente 20 anni prima del suo arrivo in Grecia, nel 1995.

Nel 1974, uno dei nuovi nomi dell’armamento giapponese, la Higashi Nihon Ferry, ordina ai cantieri Naikai Zosen di Innoshima una nave, che prende il nome di VENUS, seguendo la tradizione della compagnia di nominare le navi con nomi astrali, già presente sulle gemelle VIRGO e VEGA degli anni precedenti, anch’esse ordinate ai Naikai Zosen, in quegli anni particolarmente impegnati nella costruzione di navi per gli armatori nipponici, oltre a Higashi Nihon infatti, dello stesso periodo è anche la famiglia delle sette navi per Taiheiyo Enkai Ferry. Delle dieci navi di cui parliamo, otto sono arrivate nel Mediterraneo, sette in Grecia, e di esse purtroppo oggi solo due sopravvivono. Essenzialmente un day-ferry, la VENUS, che peraltro prende un nome, nel 1975, sulla bocca di tutti poiché di quell’anno sono le missioni spaziali verso Venere, misura 120 metri per 17,5, e viene spinta da una coppia di Pielstick a 21 nodi di velocità, che vengono sviluppati sulle rotte Aomori – Hakodate e Tomakomai – Hachinohe, tra l’isola settentrionale giapponese di Hokkaido e l’isola principale di Honshu. Giunta alla soglia dei 20 anni di servizio, la compagnia decide di sostituirla con nuovo tonnellaggio, e così la VENUS finisce in vendita, passando di mano verso nuovi proprietari filippini; questi ultimi però decidono presto di cambiare i loro programmi, così la VENUS viene nuovamente venduta, stavolta a Strintzis Lines, che cercava nuovo tonnellaggio per rinforzare la propria presenza nelle rotte interne greche.

Storicamente molto presente nell’Adriatico, collegando Italia e Grecia, Strintzis non aveva invece molta preponderanza in Grecia, dove serviva principalmente con le navi più vecchie e si limitava ai collegamenti da Rafina per Andros, Tinos e Mykonos nell’Egeo, quindi ai collegamenti dai porti di Poros e Sami, a Cefalonia, isola natale della famiglia Strintzis e di molti altri armatori greci, verso i porti di Kyllini e Patrasso, servendo anche Itaca; il vento comincia a cambiare all’inizio degli anni ’90 quando la compagnia, che nel frattempo ha lanciato il concetto di “cruise ferry” nell’Adriatico, facendosi conoscere ed apprezzare tra le migliori compagnie greche, decide di rilanciare questa sfida anche nell’Egeo e nello Ionio; sono gli anni del SUPERFERRY, che si impone nelle Cicladi, ed il cui successo spinge all’acquisto della belga PRINCE LAURENT, che prende il nome di IONIAN EXPRESS, e che nelle intenzioni dell’armatore deve sostituire l’anziana KEFALLINIA sulla Patrasso – Sami – Itaca; tuttavia le eccessive dimensioni della SUPERFERRY, inadeguata ai porti di allora nelle isole, fanno sì che la IONIAN EXPRESS ne prenda il posto sulla Rafina – Andros – Tinos – Mykonos come SUPERFERRY II, con la SUPERFERRY originale che viene trasferita alla sussidiaria Swansea Cork Ferries. La VENUS quindi va a colmare lo spazio vuoto lasciato dalla SUPERFERRY II, relegando le anziane EPTANISOS e DELOS alla linea di Kyllini; dopo una conversione che, in realtà, non comporta molte modifiche alla nave giapponese, appare nel luglio 1995 sulla linea designata, col nuovo nome di KEFALONIA.

La nave, particolarmente elegante nelle linee, indossa alla perfezione la magnifica livrea della Strintzis Lines, a mio modesto parere la più riuscita nella storia dell’armamento greco: l’orario prevede partenze giornaliere mattutine dal porto di Vathi, il capoluogo di Itaca, alle ore 7 verso Sami, a Cefalonia, quindi da Sami a Patrasso; da Patrasso la nave riparte alle 12.00 per Sami, dove arriva tre ore dopo, ed Itaca, dove conclude la propria giornata alle ore 16.15. La buona velocità della nave, però, consente alla compagnia di programmare un secondo collegamento, giornaliero in estate, meno frequente in bassa stagione, sostituendo nel viaggio delle 12.00 lo scalo a Vathi con quello a Pissaetos, porto di Itaca posto immediatamente di fronte a Sami nello stesso istmo che divide Cefalonia da Itaca, accorciando quindi il viaggio di 50 minuti, quindi ripartendo da Pissaetos verso Sami e Patrasso; da Patrasso riparte la sera alle ore 20.00, raggiungendo prima Sami, quindi Vathi, dove rimane ormeggiata durante la notte e da dove riparte la mattina successiva.

La nave, che entra presto nel cuore degli abitanti di Cefalonia, ed ancor di più in quello dei compatrioti di Ulisse, poiché è l’unica a collegare Itaca al Peloponneso, effettua puntualmente il proprio servizio per cinque anni, quando nel 1999 Attica Enterprises, compagnia madre di Superfast Ferries, entra prepotentemente nell’azionariato di Strintzis Lines: questa è la fine della compagnia come finora conosciuta, poiché col nuovo millennio, anche in corrispondenza con l’introduzione di nuovi traghetti veloci, si decide di cambiare il nome della compagnia in Blue Star Ferries, andando a ribattezzare tutte le navi destinate alle linee internazionali e cambiando i nomi dei traghetti in consegna a Strintzis Lines. Storia diversa invece per le navi delle linee interne, che mantengono i nomi coi quali erano conosciute negli anni Strintzis, per cui la KEFALONIA subisce il solo cambio di livrea verso la nuova immagine della compagnia. Tuttavia però, essendo intenzione dei nuovi proprietari differenziare i traghetti moderni da quelli più anziani, viene creato un “sottobrand” per questi ultimi: anziché “Blue Star Ferries“, sulla fiancata della KEFALONIA troviamo le insegne “Blue Ferries“, ed il fumaiolo propone colori invertiti; invece di una stella blu su sfondo giallo/arancio, la stella è gialla su sfondo blu.

Forse per l’amore verso Strintzis Lines, a mio giudizio nella transizione dai colori Strintzis a quelli Blue Star, va totalmente persa l’eleganza della nave, che continua il proprio servizio sulla stessa linea, talvolta affiancata in estate dalle grandi BLUE HORIZON e BLUE SKY; nel 2004 tuttavia, la livrea cambia ancora, poiché Blue Star Ferries decide di togliere le insegne “Blue Ferries” per passare su tutta la flotta ai colori Blue Star Ferries, anche se, per il 2004, il fumaiolo rimane blu; del 2004 è anche l’unica disavventura un po’ più consistente, quando la nave si incaglia ad Itaca, riportando danni alle eliche. A fine 2004, Blue Star Ferries decide di vendere nave e rotta, e ad aggiudicarsi la KEFALONIA è la Strintzis Ferries, compagnia fondata l’anno precedente da altri membri della famiglia Strintzis, e già operante con la EPTANISOS tra Killini e Poros.

La KEFALONIA prosegue la propria carriera sulla stessa linea, riottenendo nuovamente la sigma di Strintzis sul fumaiolo, anche se non più con l’elegante combinazione di colori che era propria di Strintzis Lines, ma con la lettera in bianco sullo sfondo azzurro del fumaiolo, colore che riprende lo scafo.

Per Strintzis Ferries, ancora sei anni di servizio, ed anche qua, tutte le novità sono condensate in quello finale, dove la nave “si rifà il trucco” aggiungendo una striscia blu in corrispondenza del secondo ponte passeggeri, in stile Blue Star Ferries, e cambiando la propria linea con la compagna di flotta EPTANISOS, venendo impiegata quindi tra Kyllini e Poros; a fine anno, tuttavia, la compagnia decide di fermare la nave e di lasciare la linea di Kyllini, mantenendo la EPTANISOS sulla Patrasso – Sami – Itaca per un’altra stagione prima di chiudere definitivamente la compagnia, a fine 2012. Per la KEFALONIA tuttavia, la parola “fine” è lontana: nel marzo 2013 viene acquistata da imprenditori di Cefalonia, che rilanciano la nave sull’ultima linea che l’ha vista in servizio, la Kyllini – Poros, fermando occasionalmente anche ad Argostoli, col nuovo nome di NISSOS KEFALONIA e le insegne di Kefalonian Lines.

Il resto è storia recente, fino al clamoroso ritorno del novembre 2017 sulla storica linea Patrasso – Sami – Itaca, dopo una disputa lunga, vedendo la NISSOS KEFALONIA impegnata in un’itinerario che prevede una partenza mattutina da Kyllini per Poros, quindi per Sami, Pissaetos, Sami, Patrasso, Sami, Pissaetos, Sami, Kyllini.

In attesa di vedere la nave con un nuovo colore, ammiriamola un po’ nelle livree del passato!

 

 

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20 risposte a Nissos Kefalonia in giallo: a Levante Ferries la nave di Kefalonian Lines

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